Elezioni Francesi: euro e mercati nervosi
Roma 19 aprile 2017: la volatilità (ossia variazioni accentuate e imprevedibili) dell’Euro ha raggiunto i suoi massimi dal referendum sulla Brexit. Tale nervosismo sulla valuta e non solo, sta a testimoniare che gli investitori percepiscono il rischio di una vittoria dei populisti alle elezioni presidenziali in Francia. Secondo i sondaggi probabilmente al secondo turno potrebbero passare il leader del partito “Front National” Marine Le Pen, euroscettica, e l’ex Ministro dell’economia Emmanuel Macron. Al secondo turno delle elezioni, secondo i sondaggi della compagnia Opinion Way, Macron ha il supporto del 64% dell’elettorato contro il 36% di Le Pen.
Ovviamente si tratta di semplici sondaggi e dopo quello che è accaduto con la Brexit, dove i dati statistici davano una vittoria scontata del “Remain” ossia rimanere in Europa, e dopo la vittoria di Trump alle presidenziali Usa, dove anche qui i sondaggi davano una vittoria scontata della Clinton, il nervosismo e le preoccupazioni degli investitori sulla tenuta della moneta unica sono più che giustificate.
Una vittoria del leader populista Le Pen potrebbe portare ad un possibile referendum anche in Francia sulla permanenza nella moneta unica. Secondo gli analisti, gli investitori sono anche preoccupati per le variazioni dei sondaggi: c’è il rischio che al secondo turno possano passare l’estrema sinistra e l’estrema destra.
A questo punto la domanda che tutti i risparmiatori si pongono oggi è: i nostri risparmi sono al sicuro? Secondo i dati emersi dal Fondo Monetario Internazionale, sul piano internazionale le riserve di euro stanno costantemente diminuendo, ciò può testimoniare che le banche centrali temono l’instabilità politica nell’Unione Europea, la lentezza della crescita economica e la politica monetaria della Banca Centrale Europea. Tutto questo provoca il calo della fiducia nella moneta unica europea.
Di Marco Feniello
