La sindaca Raggi torna a parlare dello Stadio della Roma: “Forse lo vedremo già dall’anno prossimo”

Lo scorso venerdì sera si è giocata la partita amichevole Roma-Chapecoense, il club calcistico brasiliano rimasto vittima il 28 novembre 2016 di un terribile incidente aereo sulle montagne della Colombia, nel quale perirono 71 persone su 77 passeggeri totali, con solo tre sopravvissuti tra i giocatori della squadra.
L’AS Roma è stata, assieme al Barcellona, una delle società che più si sono impegnate in opere di beneficenza per lo sfortunato team, e ha organizzato questo incontro allo Stadio Olimpico, finito 4-1 per i beniamini di casa. Alla manifestazione si sono viste tante personalità legate al mondo dello sport e alla Capitale, tra cui l’ex capitano giallorosso Francesco Totti, il presidente del Coni Giovanni Malagò e la sindaca Virginia Raggi. Proprio in questa occasione la Raggi è tornata a parlare dello Stadio della Roma di Tor di Valle, i cui lavori stentano a decollare, a causa delle esondazioni del fiume Tevere, molto vicino all’area dove dovrebbe essere avviato il progetto, e che creano quindi un grosso problema idrogeologico. Durante la conferenza stampa di presentazione della partita la prima cittadina ha affermato, ottimista: “Noi e l’AS Roma abbiamo lavorato tanto per avere un progetto eccellente che porterà lo Stadio a un livello internazionale, e così potranno rinascere l’economia e una parte della città. Forse lo vedremo già dall’anno prossimo.”.
Lo Stadio rappresenta uno dei punti focali dell’amministrazione Raggi, già criticata da più parti al livello sportivo per la sua decisione di rinunciare alla candidatura alle Olimpiadi del 2024. Un importante peso in questa vicenda lo avrà Erasmo D’Angelis, nuovo segretario generale dell’Autorità di Distretto idrografico dell’Italia centrale, molto vicino a Matteo Renzi, con un passato prima da giornalista per “Il manifesto”, poi impegnato presso Legambiente e “L’Unità”, della quale è stato direttore per un anno.
D’Angelis è dotato di un grande bagaglio d’esperienza politica, essendo stato, tra le altre cose, sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti nel governo Letta. Egli avrà un ruolo chiave nel rilascio delle autorizzazioni per la costruzione dello Stadio, cosa che potrebbe essere complicata dai suddetti problemi ambientali.
Le prime dichiarazioni del segretario generale appena eletto fanno riferimento alle “opere da completare prima della posa del primo mattone”, cosa che lascia in apprensione James Pallotta, presidente dell’AS Roma, impegnatosi a lungo per la costruzione dello Stadio, nonostante le tante polemiche da più parti, in primis quelle del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il quale nell’agosto scorso aveva giudicato il progetto non ancora soddisfacente dal punto di vista della viabilità.

Di Simone Pacifici

Simone Pacifici

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