Dalla crisi a oggi : Quanto hanno perso i risparmiatori italiani?

La domanda sorge spontanea: quanto è cresciuto il nostro mercato azionario dalla crisi finanziaria ? E quanto hanno guadagnato i nostri risparmiatori e investitori? Se andiamo a mettere a confronto l’indice S&P 500 (principale indice di borsa statunitense), con il Ftse-mib (principale indice di borsa italiano) notiamo che dalla crisi del 2008 a oggi il primo ha avuto una performance positiva di circa il 120%, mentre il nostro indice di circa un 30%, rimanendo piatto. Le cause sono molteplici. Sicuramente l’Italia ha attraversato diverse difficolatà nel corso di questi anni, tra cui i problemi di ricapitalizzazone del sistema bancario e del fallimento di alcuni istituti che non hanno di certo giovato alla crescita. Da un lato la BCE, con i vari stimoli monetari, cerca di favorire la crescita, ma dall’altro c’è sicuramente bisogno di interventi di politica industriale che creino terreno fertile per lo sviluppo. Ma dal 2008 ad oggi, i governi che si sono succeduti, che azioni hanno messo in atto in tal senso? In un paese iper-tassato, con una macchina burocratica assolutamente ingombrante e mancanza di investimenti in ricerca e sviluppo, la nostra classe politica e dirigente sembra non essere in grado di dare le risposte adeguate. In un sistema economico ove il PIL non cresce, il sistema bancario pur con tutte le sue contraddizioni e farraginosità, soffre. Un altro dato che balza all’occhio, è che ovviamente le imprese costano poco. Da qui l’interesse da parte di francesi, cinesi o tedeschi che siano, di venire a fare spesa, di comprare le nostre aziende, quelle che vanno meglio. In tale contesto sicuramente diventa più facile mettere le mani sui settori di punta dell’Italia, e con un risparmio privato 4 volte più grande del debito pubblico, le conseguenze sono facilmente immaginabili. Pensiamo ad Amundi, compagnia francese che ha deciso di acquisire Pioneer investments, principale intermediario italiano, operante nel settore del risparmio gestito. Quali saranno i prossimi settori a cui capitalisti esteri punteranno? il settore immobiliare? Oppure il settore turistico? Di certo l’Italia sembra diventata terra di conquista, forse un paese da colonizzare.

Di Marco Feniello

Redazione

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