L’area archeologica di Santa Croce in Gerusalemme si arricchisce con le nuove scoperte

Apre al pubblico la Domus di Elena, madre dell’imperatore Costantino.
Dall’8 luglio al 1 settembre si potranno ammirare i tre ambienti finora sconosciuti della Domus dei Ritratti, che chiariscono la struttura e le funzioni di questa residenza dei dignitari della corte di Elena. “La scoperta è stata possibile “grazie al fatto che la soprintendenza è venuta in possesso di un’area attigua all’edificio dove aveva sede un’associazione di paracadutisti”, afferma il soprintendente Francesco Prosperetti.
“Ora dentro l’edificio metteremo i laboratori di restauro che avevano sede nel Museo Nazionale Romano, adesso staccato dalla soprintendenza. Quest’area non mai stata indagata prima, nonostante le due Domus fossero note già dagli anni ’70 quando furono portate alla luce”.
Lo scavo archeologico espande lo scavo delle Domus che Elena fece costruire quando si stanziò a Roma, agli inizi del IV secolo mentre il figlio era a Costantinopoli.
Questi nuovi ambienti portati alla luce “danno nuove notizie su un ingresso della Domus principale, la Domus dei Ritratti” spiega l’archeologa che ha curato lo scavo, Anna De Santis.
La zona della Domus dei Ritratti e della Domus della Fontana è stata anche interamente restaurata, dando risalto alle murature e ai pavimenti, con i loro preziosi mosaici del IV secolo.
La pulitura degli ambienti e le nuove scoperte hanno anche reso più leggibile ai visitatori il complesso residenziale con le sue divisioni e funzioni.
Il complesso archeologico si situa nell’area del palazzo reale di Costantino, precedentemente nota come Horti Variani che furono risistemati dall’imperatrice Elena che ne fece un complesso residenziale attaccato alle Mura Aureliane, risalenti al III secolo.
Un secolo dopo, l’imperatore Onorio fece demolire gli edifici vicini alle Mura Aureliane per ragioni di difesa.
I restauri hanno consentito di rileggere un sito carico di storia millenaria di cui Roma ne è stata la custode per questi lunghi anni.

Di Francesco Maiolo

Francesco Maiolo

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