Il voto al Municipio 9: diseguaglianze decisive? L’EUR, il Torrino e Giuliano Dalmata
Il “GRAnde” ago della bilancia: il Raccordo
Premessa: il Raccordo ha diviso i voti in molti altri Municipi, dimostrandosi quasi sempre un vero e proprio confine elettorale. Nel IX Municipio, però, il Raccordo segna anche il confine tra la campagna e la città, altro grande ago della bilancia elettorale. Questo è ancora più evidente per quel che riguarda la zona a occidente della Pontina, collegata al resto del Municipio solamente da due assi viari: Via Laurentina e Via della Cecchignola. Il GRA, in questa parte del Municipio, divide quindi le aree urbane, (molte delle quali nettamente separate le une dalle altre, ma su questo torneremo) dalla campagna, ovvero dalla serie di insediamenti abitativi più o meno grandi ma comunque divisi l’uno dall’altro: Fonte Laurentino, Vallerano, Trigoria, Borgata Trigoria, Trigoria Alta, Colle dei Pini, Schizzanello, Castel di Leva, Monte Migliore, La Selvotta, Falcognana, Spregamore e Santa Palomba. Aree, queste, in cui i vincitori sono stati due: l’astensionismo e Massimiliano de Juliis.
L’EUR, Torrino e Giuliano Dalmata: PD ma non troppo
È l’isola del Municipio IX, ma non perché è circondato dalle acque del Tevere e del Laghetto: secondo quanto si evince dalle carte di MappaRoma, l’EUR è, in base agli indicatori, un quartiere a sé. Con una media di 10.000 euro di reddito pro capite in più dei quartieri vicini Laurentino/Cecchignola e Spinaceto/Trigoria e di 15.000 euro in più di Castel di Leva/Santa Palomba, l’EUR è anche la zona urbana del Municipio IX con il minor tasso di disoccupazione, con più luoghi di incontro, più asili, più negozi e più offerta culturale. D’altra parte, l’EUR è anche il quartiere con meno giovani (27% di residenti con più do 65 anni), con il più alto tasso di famiglie mononucleari (il 43% delle famiglie) e con uno dei più alti tassi di decrescita della popolazione.
Qui, il PD è sempre stato il partito più votato. Nel 2013, alle elezioni politiche, ottenne il 23,9%, (contro il 22,1 del PdL e il 20,2 del M5S); nel 2014, alle Europee (notoriamente meno partecipate) il 47,8%; alle elezioni politiche successive, nel 2018, il risultato ottenuto all’ombra del Palazzo della Civiltà era quasi il doppio di quello nazionale (30% contro 18%, coalizione al 40%). Un anno dopo, alle Europee, il PD perdeva due punti percentuali, confermandosi, però, primo partito.
Se l’Eur è un’isola, Torrino e Villaggio Giuliano, demograficamente molto simili, possono essere definite come appartenenti allo stesso arcipelago. In generale, possiamo immaginare il Municipio IX come un sistema che ha i suoi due poli nell’EUR e nella zona di Santa Palomba; tra le due aree i risultati politici sono gli opposti, così come per quanto riguarda gli indicatori sociali già menzionati.
Giuliano Dalmata e il Torrino, quindi, pur essendo storici “fortini” PD, lo sono sempre stati in minor misura rispetto al “Pentagono”, complice, forse, una leggera differenza demografica. Il Torrino, ad esempio, ha un minor tasso di disagio sociale (-4,7%), un minor numero di residenti con più di 65 anni un minor numero di non appartenenti alla forza lavoro, ma anche un minor numero di donne non laureate (30% contro il 40% dell’EUR). Quartiere “giovane” il Torrino non ha un vero e proprio storico indirizzo politico; ad esempio, alle Europee del 2019, il PD ottenne il 34% dei consensi, tre punti percentuali in meno che all’EUR, mentre, invece, tre anni prima, alle Comunali del 2016, quasi la stessa percentuale di votanti aveva scelto il M5S (35%, il risultato più alto dentro il Raccordo nell’ambito del Municipio IX), quando all’Eur lo stesso partito non era andato oltre il 23%. Il Villaggio Giuliano Dalmata, invece, è sostanzialmente simile all’EUR per indicatori sociali, anche se l’indice di disagio sociale è leggermente più alto (-2,29 contro il –4,3 dell’EUR), i pensionati sono, in percentuale, leggermente di più e gli studenti di meno. Alle politiche del 2018, il PD qui ottenne meno che all’EUR, il 26,3%, ma alle Europee 2019 il partito ottenne il suo risultato più alto al Municipio IX, il 38%.
Il risultato si è confermato alle elezioni comunali.
Fortino “Gualtieri” al primo turno è stato, ancora il Villaggio Giuliano Dalmata, con il 29% dei consensi per l’ex storico della Sapienza. Qui, il centrosinistra risulta però in flessione rispetto al 35% ottenuto nel 2018. Il perché è da ricercare nel successo ottenuto dalla lista Calenda, che ha ottenuto i suoi massimi proprio al Torrino (26%), Giuliano Dalmata (30%) ed EUR (37%). Non è un caso che simili risultati sono stati ottenuti in zone demograficamente simili a questi quartieri, come Parioli, Centro storico, Salario e Medaglie d’oro, un tempo anch’essi fortini PD. In pratica, gli elettori di Calenda si confermano ex elettori di centrosinistra, tant’è che al secondo turno l’EUR, il Torrino e Giuliano Dalmata tornano ad essere “fortini Gualtieri”, rispettivamente con il 61%, 62% e 64%.
Sebbene, quindi, l’EUR, il Torrino e il Villaggio Giuliano Dalmata abbiamo la fama di essere “di destra”, qui Michetti non ha sfondato, fermandosi al 27% dalle parti di Viale Città d’Europa e raggiungendo il 26% e il 23% dei consensi al “Pentagono” e al “Villaggio”. La Raggi e il M5S, invece, hanno ottenuto il minimo dei consensi del Municipio IX proprio all’EUR.