Ghetto all’Infernetto

Negli ultimi tempi, la situazione “immigrati” nel quartiere Infernetto del X municipio di Roma è giunta ad una situazione di “stallo”. Nessuno sembra più parlarne. Come se il problema fosse stato risolto. Basta, però, fare anche solo un giro per le strade del quartiere per capire quale sia veramente la situazione. Centinaia se non migliaia di migranti “relegati” in piccole zone, diventate ormai “ghetti”, isolati ed emarginati dal resto della società. Si può però capire il punto di vista della popolazione locale che esprime, senza peli sulla lingua, il proprio malcontento. I residenti del posto si sentono “abbandonati” e, di conseguenza, non si sentono sicuri a vivere in un quartiere dove sono sempre più frequenti crimini da parte delle diverse etnie presenti.
Secondo un articolo di “ROMA TODAY”, però, i residenti dell’entroterra del X Municipio si sono riuniti per dare vita al “CONTROLLO DEL VICINATO”.
Lo scorso gennaio si è infatti svolta un’assemblea pubblica, presso l’Istituto Comprensivo “W.A. Mozart”, organizzata da alcuni cittadini ed associazioni della zona, che ha visto un’ampia partecipazione degli abitanti dell’Infernetto, intervenuti per conoscere nel dettaglio il progetto di sicurezza partecipata, noto in Italia come “Controllo del Vicinato”.
Quest’iniziativa non prevede ronde, appostamenti o passeggiate della sicurezza ma lo scambio in tempo reale, tra abitanti di una via e del quartiere, di informazioni relative a pericoli gravi o potenziali, grazie anche alla collaborazione con le Forze dell’ordine.
Sembra quindi che gli abitanti del posto si siano dovuti rimboccare le maniche e si siano dati da fare, a causa dell’assenza di interventi da parte del Comune e dello Stato.
D’altronde… “chi fa da sé, fa per tre”.

Di Leonardo Francella, studente dell’Istituto di Istruzione Superiore “Carlo Urbani” sede di Acilia

Redazione

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