L’incredibile viaggio di Starman, una Roadster Tesla che per secoli viaggerà nello spazio L’incredibile viaggio di Starman, una Roadster Tesla che per secoli viaggerà nello spazio

Il protagonista di questa incredibile storia è Starman, un simpatico manichino astronauta della SpaceX.
Starman ama ascoltare David Bowie (dopotutto è il genio londinese ad averlo battezzato) mentre è alla guida della sua nuova Tesla rosso fiammante, si rilassa godendo del paesaggio che l’oceano nero dello spazio gli regala, dove non ci sono semafori, autostrade e traffico. Appoggia comodamente il suo braccio sulla portiera, finestrini abbassati dalla sua decapottabile sportiva, si scatta qualche selfie alla guida, ed esplora ciò che di più affascinante ed inarrivabile esista. Porta con sé una guida stradale, una copia de “The Hitchhiker’s Guide to the Galaxy” (“Guida Intergalattica per Autostoppisti”) di Douglas Adams. D’altronde si sa, quando percorriamo strade nuove c’è sempre la possibilità di perderci. Ci succede sulla Milano-Napoli, figuratevi cosa può accadere nella fascia degli asteroidi o tra le orbite dei giganti gassosi.
Pensate che, appena cominciato il viaggio, Starman ha già sbagliato strada. La sua rotta, accarezzata dalle note delle sue tracce preferite, “Star Oddity” e “Life on Mars”, è diversa da quella che avrebbe dovuto seguire. A causa di un GPS interplanetario senza segnale o di calcoli di pesi e forze soppiantati dalle realtà fenomenologiche dello spazio, l’orbita che la Roadster avrebbe dovuto seguire, è stata rimpiazzata per un viaggio molto più lungo di quello previsto.
L’orbita che Starman ed il suo bolide avrebbero dovuto seguire, sarebbe dovuta costituirsi di una ellissi dalla stessa ampiezza di quella di Marte, intorno al sole e seguendo il pianeta rosso a distanza di sicurezza, per evitare la possibilità di incidenti e CID interspaziali (“l’ambiente di Marte deve essere preservato per scopi scientifici: una contaminazione esterna potrebbe impedire di scoprire informazioni sul suo passato” [Il Post, 08 feb 2018]).
L’attivazione della terza accensione del motore del razzo centrale, al quale la Roadster era ancora legata prima dello sgancio, ha spinto più in là del previsto l’automobile, lanciandola oltre il percorso che Marte esegue intorno al Sole ed avvicinandola alla Fascia degli Asteroidi tra Marte e Giove.
La sua orbita farà sì che ciclicamente intersechi quella di diversi pianeti, mantenendosi sempre ad enormi distanze che, sfortunatamente, renderanno difficile osservare il suo passaggio. Il prossimo passaggio ravvicinato alla Terra dovrebbe avvenire nel marzo del 2021, a 45 milioni di chilometri da qui [info da SpaceX].
Le telecamere che hanno trasmesso le prime fasi del viaggio di Starman si sono scaricate ed i sistemi di trasmissione a bordo della Tesla non sembrano poter essere utilizzati per mettersi in contatto con la Terra. La sua strada è destinata all’infinito, in totale solitudine fino a quando, forse, un giorno, qualcuno troverà questo conducente ed il suo, agli occhi alieni “stravagante”, mezzo.
Il nostro automobilista però, rincuorato dalle parole “Don’t Panic” che il suo navigatore satellitare gli suggerisce, non si innervosisce, e continua a godersi il viaggio, mano al volante, musica alla radio, braccio appoggiato sul finestrino abbassato.
Speriamo solo ci siano stazioni di servizio nello spazio.

Redazione

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