Cinque miliardi di Euro non versati dalla Chiesa: la Corte di Giustizia Ue chiede il recupero all’Italia

L’Italia dovrà recuperare l’Ici non versata da parte della Chiesa e di altri enti non commerciali, come scuole, cliniche e alberghi. Si tratta dell’ultima sentenza dalla Corte di Giustizia che ha di fatto annullato la decisione della Commissione Europea nel 2012 e la sentenza del Tribunale Ue del 2016 che aveva sancito “l’impossibilità del recupero a causa di difficoltà organizzative”.
I giudici hanno ritenuto, questa volta, che le difficoltà siano esclusivamente interne all’Italia. Respinto invece il ricorso sull’Imu. Tale ricorso è stato promosso da una scuola elementare di Roma, con il sostegno dei radicali, contro la sentenza del tribunale Ue del 15 Settembre 2016, la quale ritenne legittima la decisione della Commissione riguardo il non recupero della tassa nei confronti di enti non commerciali.
La Corte di Giustizia ha ricordato inoltre che i ricorrenti erano situati anche in prossimità di enti ecclesiastici che esercitavano attività analoghe e quindi erano posti in situazioni di concorrenza sfavorevole e disonesta.
“Siamo molto contenti di essere usciti vincitori da questa lunga battaglia di Davide contro Golia”, commentano i titolari della scuola Montessori di Roma. “Abbiamo fatto questa battaglia in nome dell’imprenditoria laica che si trovava in evidente svantaggio nei confronti della Chiesa e per contrastare privilegi che distorcevano la vita economica del paese”, concludono i proprietari della scuola elementare.

Leonardo Toti

Giornalista e imprenditore del digitale. Studioso di digital economy, web e finanza, appassionato di politica, si diletta scrivendo, viaggiando e facendo tanto ma tanto sport.

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