Caso Marra, il sindaco Raggi rimanda l’interrogatorio

Il sindaco di Roma Virginia Raggi è indagata per abuso d’ufficio e falso in atto pubblico nell’inchiesta relativa alla nomina – successivamente revocata – di Renato Marra, fratello di Raffaele, a capo del Dipartimento turismo del Campidoglio. Sull’episodio la Procura di Roma aveva aperto un fascicolo coordinato dall’aggiunto Paolo Ielo. In base a quanto si apprende da fonti giudiziarie l’iscrizione nel registro degli indagati è avvenuta dopo Natale, sulla base della relazione dell’Anac sulla nomina di Renato Marra inviata in Procura il 21 dicembre.
Secondo la Procura Virginia Raggi avrebbe dichiarato il falso alla responsabile anticorruzione del Campidoglio e non avrebbe impedito a Raffaele Marra di partecipare alle procedure di nomina del fratello Renato. Secondo l’accusa, la sindaca avrebbe invece detto al responsabile anticorruzione Mariarosa Turchi che per la nomina avrebbe agito in autonomia.
Ma la nomina di Renato Marra potrebbe costare caro alla sindaca anche dal punto di vista economico. Nel mirino c’è lo scatto di carriera e la gratifica che Renato Marra ha guadagnato grazie all’ultima rotazione dei dirigenti comunali allestita dall’ex capo del Personale Raffaele Marra. E questo nonostante il Campidoglio si stia già muovendo per eliminare l’aumento di stipendio da 20mila euro che l’attuale comandante del XV gruppo Cassia avrebbe ottenuto grazie all’influenza del fratello minore.
“Ho ricevuto invito a comparire in Procura. Sono serena e ho piena fiducia nella magistratura”, ha scritto la sindaca sul suo account Twitter.
“Lei ha ammesso un errore, quello di essersi fidata di una persona sbagliata […] Ha sbagliato probabilmente a mettere una firma, vediamo che succederà, ma è pure vero che questa nomina è stata revocata”, ha commentato il deputato M5S Alessandro Di Battista, che ha aggiunto: “Fin dall’inizio le abbiamo detto che la vicinanza di questa persona non era buona, lei ha sempre risposto ‘è una persona incensurata, mi fido’”.
Nel frattempo, l’avvocato della sindaca, Alessandro Mancori, ha spiegato di aver chiesto ed ottenuto un rinvio dell’interrogatorio, inizialmente programmato per lunedì 30 gennaio. Secondo il legale la prima cittadina andrà in Procura probabilmente entro la fine della prossima settimana. Non sono noti però i motivi che hanno spinto il legale a posticipare l’incontro davanti ai pm.

Di Benedetta Carulli

Benedetta Carulli

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