Roma: aggiornata legge di 73 anni fa a disposizione della polizia municipale

Il Comune di Roma ha aggiornato la legislazione esistente in materia di decoro urbano, modificando una serie di norme risalenti al 1946.

La nuova normativa, a disposizione della Polizia Municipale di Roma Capitale, cerca di limitare i comportamenti considerati inappropriati in città.

Tra i provvedimenti, il principale è il divieto permanente dei centurioni in costume che operano al Colosseo e nel centro storico, in sostituzione della precedente normativa che si basava su divieti temporanei.

Tra gli altri importanti cambiamenti, le sanzioni “severe” per coloro che saltano nelle fontane storiche della città e l’introduzione del cosiddetto daspo o divieto temporaneo di tornare nell’area dove è stata commessa l’infrazione.

Il daspo va da 48 ore a 60 giorni (per i recidivi) e sono 14 i quartieri in cui può essere applicato, tra cui il centro storico, Ostia, EUR, S. Lorenzo e Prati.

Le nuove misure vanno dal divieto del commercio illegale di strada, in particolare nei pressi dei monumenti storici, a regole più rigide che regolano l’inquinamento acustico.

Il regolamento prevede il divieto di “ubriaconi fastidiosi” sui mezzi di trasporto pubblico e il divieto di cantare sugli autobus, la metropolitana e i tram della città.

Un regolamento, che potrebbe essere particolarmente importante per i turisti, è il divieto di mangiare e bere all’aperto nei dintorni dei monumenti storici di Roma – così come di portare passeggini, valigie a rotelle o carrozzine su e giù per scale di importanza storica, come Piazza di Spagna.

Il regolamento vieta i pub che promuovono le offerte “skip-the-line” nei siti storici, l’apposizione di adesivi sulle proprietà della città, gettare mozziconi di sigaretta per terra e l’applicazione di “Lucchetti dell’amore” ai monumenti storici.

C’è anche il divieto di andare in giro “a torso nudo”, di attaccare le labbra alle fontanelle (i nasoni), di mettere materiale erotico nelle vetrine dei negozi, persino l’antica usanza romana di stendere il bucato tra edifici adiacenti.